“La postura è il modo di stare in equilibrio del corpo umano”
“La Postura è la posizione del corpo nello spazio , sia statica che dinamica, con funzione antigravitaria ed è il risultato delle informazioni derivanti dai riflessi del Sistema Nervoso Centrale e Periferico che coinvolgono piede, cute, bocca, sistema respiratorio, orecchio interno, occhi, muscoli, articolazioni e il Sistema Psicosomatico.”
La Posturologia è la scienza che studia la relazione tra la postura e le disfunzioni somatiche che si possono manifestare nei vari distretti corporei (articolazioni, apparati e organi). Una disfunzione posturale può alterare il funzionamento del corpo umano e,viceversa, un’alterazione somatica (di tipo traumatico, da stresso o congenita) si può manifestare in un atteggiamento posturale scorretto. (Postura Facile)
Hai mal di schiena? Dolori muscolari, difficoltà a svolgere semplici movimenti nella vita quotidiana? Osservi la tua postura e “ti vedi storto”? Noti che tuo figlio non sta dritto quando studia?
Sono tutte situazioni molto comuni che se non vengono affrontate possono generare problemi futuri, come dolore, ridotta capacità di movimento, deviazioni della colonna vertebrale.
Il dolore e l’atteggiamento posturale scorretto possono essere delle “risposte” che il corpo crea a causa di problemi che possono originare da organi anche lontani da dove si avverte il dolore, per esempio da un appoggio del piede scorretto che ha ripercussioni sul ginocchio, oppure da un problema di vista che si “scarica” sulla schiena.
I percorsi all’interno di “Postura in Movimento” offrono il metodo che contiene un
approccio globale ai problemi posturali, con la ricerca della possibile causa della disfunzione e del dolore e un approccio integrato, che va dalla valutazione della postura a protocolli di ginnastica e di esercizi specifici, alle tecniche di respirazione e di rilassamento.
“Siamo tutti esseri patologici unici”
(Souchard, fondatore della Scuola di Riabilitazione Posturale Globale)
Ognuno di noi ha un atteggiamento posturale unico, in quanto nel corpo si inscrive la nostra storia: nasciamo con un certo patrimonio genetico, ma in seguito vari fattori intervengono a “costruire” la nostra corporeità: abitudini di vita, alimentazione, attività fisica che abbiamo praticato da bambini, il lavoro che svolgiamo, il tempo che dedichiamo allo sport e al movimento, malattie, traumi, stress, cadute, interventi chirurgici, il nostro stato di salute in generale. Nel nostro corpo è inscritta anche la nostra “storia emotiva”: quanto di noi viene raccontato anche senza le parole!
LA POSTURA SECONDO IL MODELLO PSICOSOMATICO:
la Postura è una risposta emotiva….
la Postura è l’atteggiamento con il quale respiriamo….!
“….una postura stabile, flessibile e integrata….che deve adattarsi all’ambiente relazionale di appartenenza mettendo in atto strategie posturali che abbiano la possibilità di poter assolvere allo stato emotivo che ne consegue e all’intenzione comunicativa che necessita il contesto.”
(Ruggieri, 2001)
Pensiamo alle volte in cui lo sguardo di una persona ci comunica il suo stato emotivo, la gioia o la tristezza, la stanchezza o il vigore. Possiamo dire che da quando nasciamo la postura si evolve, si modifica e, spesso, assume compensi scorretti anche a seguito delle sollecitazioni affettive, motorie e cognitive alle quali siamo esposti e dalla qualità delle relazioni che instauriamo con le prime figure educative di riferimento (familiari) e in seguito con il mondo sociale esterno (gli amici, la scuola, gli insegnanti). Possiamo osservare come un bambino arrabbiato e/o frustrato perché gli è stato rifiutato un gioco o è stato sgridato, compia una serie di modificazioni posturali: può chiudere le spalle, incurvare il dorso, lasciar penzolare le braccia lungo il corpo, tenere lo sguardo a terra (atteggiamento espiratorio) o, al contrario, protendere il petto in atto di sfida, irrigidire il busto come per trattenere il respiro, serrare le mani a pugno, sollevare il mento (atteggiamento inspiratorio). Se questo stato emotivo viene sistematicamente vissuto dal bambino, l’emozione verrà cronicizzata , inscrivendosi nella sua postura. A seconda del temperamento e della strategia di adattamento scelta, il bambino potrebbe, col tempo, assumere una a postura in atteggiamento espiratorio/remissivo oppure in atteggiamento inspiratorio/reattivo-aggressivo.
La nostra postura, quindi, è il risultato delle nostre interazioni passate e delle relazioni presenti che intrecciamo nell’ambito familiare, affettivo e sociale in generale.
LA POSTURA SECONDO IL MODELLO BIOMECCANICO:
l’organizzazione del sistema muscolo-scheletrico: il rapporto tra atteggiamenti posturali e la forza di gravità
Questo modello analizza la postura in riferimento al tono e all’equilibrio delle catene cinetiche muscolari.
Possiamo definire le catene muscolari come:
“… un insieme di muscoli intimamente collegati tra loro da una specifica finalità funzionale (es.estensione del tronco). Queste catene sono fondamentali in quanto realizzano in modo concreto lo schema posturale elaborato dal cervello, come fili che sostengono i burattini. Un buon equilibrio tra le varie catene muscolari si traduce in un buon equilibrio posturale. “ (Bousquet L., Le catene muscolari)
e anche:
“un insieme di muscoli pluriarticolari e con la stessa direzione, che si succedono scavalcandosi, e cioè senza soluzione di continuità, come le tegole di un tetto”. (Denys-Struyf G., Il manuale del Mézièrista)
Consideriamo il nostro corpo un insieme in cui muscoli, ossa e articolazioni sono connessi uno con l’altro: se agiamo su un elemento, gli altri componenti si adattano. Immaginiamo anche il nostro apparato muscolo-scheletrico come una struttura unitaria, costituita da un sistema portante e da una struttura elastica. La prima è composta dalle ossa e dalle articolazioni, la seconda dai muscoli. Ossa e articolazioni costituiscono, quindi, l’impalcatura, mentre i muscoli sono le funi o gli elastici che permettono all’impalcatura di modificare la posizione nello spazio. Un muscolo ipertonico o retratto o, al contrario, ipotonico o lasso, può alterare la catena muscolare di cui fa parte, provocando disfunzioni alla postura. Anche un’articolazione poco mobile e rigida porterà facilmente a un’alterata capacità del muscolo a contrarsi e a detendersi. Di conseguenza, la persona può sentire dolore in un certo punto del corpo ma l’origine del dolore può essere lontana da quel punto.
LA POSTURA SECONDO IL MODELLO NEUROFISIOLOGICO:
il tono posturale e le funzioni di equilibrio attraverso i recettori posturali
La postura è modulata dal Sistema Tonico Posturale, attraverso una complessa serie di processi psico-neuro-fisiologici. All’interno di questo sistema, i recettori della postura (piede, cute, occhi, bocca, apparato muscolo-scheletrico etc.) inviano informazioni al Sistema Nervoso Centrale che, a sua volta, le rielabora. Questo processo di rielaborazione produce delle modificazioni che modulano e modificano la postura.
Una disfunzione di questi recettori può provocare disturbi a tutto il corpo, quali atteggiamenti posturali scorretti, dolori diffusi, muscolari e articolari, mal di schiena, problemi viscerali (difficoltà digestive etc.) una non corretta respirazione, disturbi del sonno, senso di affaticamento. Nell’Analisi Posturale si indaga sulle possibili disfunzioni o mal funzionamento di questi recettori, col fine di valutare l’ adeguata ginnastica rieducativa e /o rimandare la persona alla figura medico/sanitaria di riferimento (fisiatra, osteopata, optometrista, odontoiatra, podologo, etc.)
Si valuta, quindi, il funzionamento dei vari recettori posturali:
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l’occhio (disturbi della visione)
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la bocca (disturbi della deglutizione, dell’articolazione temporo-mandibolare, malocclusione
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l’orecchio (vertigini, capogiri)
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il piede (la funzione dell’equilibrio, l’appoggio)
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la pelle (cicatrici)
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i visceri (disturbi della digestione, uro-genitali)
La nostra postura, quindi, è il risultato di vari fattori. Ne consegue che nell’ analisi posturale vadano osservati gli aspetti oggettivi di valutazione come l’armonia tra i vari distretti corporei corporei, la relazione spaziale tra i segmenti scheletrici, la valutazione delle catene muscolari, la funzionalità dei recettori posturali, ma anche l’osservazione della persona nel suo stato emotivo, considerando il suo stile di vita e il contesto sociale in cui vive, ponendo attenzione a quello che “quel corpo, in quel momento, ci sta raccontando“.
L’Analisi Posturale colloca la persona al centro, in una visione ampia che tiene conto della sua storia di vita e del suo stato di salute/benessere attuale, quindi nella sua interezza psicofisica.
Questa prospettiva rende la Posturologia Funzionale una disciplina che interagisce con altre specializzazioni, sia mediche-sanitarie che del benessere, in una dinamica di collaborazione e di sinergia che sottolinea come l’intervento sulla persona in termini di salute/benessere e qualità della vita richieda una visione globale della persona in una prospettiva bio-psicosociale.
L‘Operatore in Posturologia Funzionale è la figura professionale in grado di valutare e associare, attraverso test clinici e strumentali, le diverse problematiche che condizionano la vita quotidiana dell’essere umano. Si avvale della collaborazione di medici e specialisti di vari settori come fisiatri, ortopedici, podologi, odontoiatri, optometristi, chiropratici, osteopati, chinesiologi, fisioterapisti, psicologi etc.
Opera con protocolli di esercizi per le sindromi algiche e disfunzionali del corpo, delegando agli specialisti l’intervento sulle patologie.
CORSI DI GINNASTICA POSTURALE CONDOTTI DA OPERATORE IN POSTUROLOGIA FUNZIONALE QUALIFICATO.
Professione esercitata ai sensi della Legge 14.01.2013 n°4 (G.U. n°22 del 26.01.2013)